Essere un vignaiolo è un grande privilegio. Vivere le stagioni ed i cicli agricoli, attendere i tempi della natura, interpretare il carattere di un’annata e riuscire a custodirlo in un vino è cosa di grande valore. Ma, se in molti condividono questa tesi, in pochi riescono a realizzarla.
È così che Silvia Giorgetti, toscana di Montecatini (Pt), ha accolto con coraggio e sacrificio la sfida di dar vita ad una piccola ma significativa realtà agricola a Morro d’Alba (An), nelle Marche.
Come spesso accade all’inizio ci fu la passione, unica ed incontrollata, per l’affascinante mondo del vino. Un amore che la condusse a frequentare corsi di degustazione e a laurearsi in Scienze e Tecnologie Alimentari specializzandosi in enologia. In seguito al trasferimento lavorativo del marito, dalla Toscana alle Marche, ebbe la possibilità di realizzare il suo desiderio: vivere la campagna in tutta la sua totalità. Un territorio, ancora incontaminato ed accessibile, come quello di Morro d’Alba fece il resto: le consentì di investire nella costruzione del suo personale sogno.Giungo a Morro d’Alba in un caldo pomeriggio estivo. Le mura del borgo, antiche ed imponenti, mi accompagnano in contrada Fosso Roberti: una strada sterrata conduce a casa di Silvia, che mi attende nel cortile antistante l’abitazione. Toscana, nell’accento e nei modi, mi appare sobria e rilassata come chi, con determinazione e tenacia, è riuscita nel tempo a dar forma ad un’intuizione, superando insormontabili difficoltà.
Nel silenzio della grande casa, di fronte ad un calice del suo vino, si odono i sommessi rumori della campagna estiva, immobile ed accaldata. E’ qui che Silvia con pacatezza mi racconta come la ricerca del casale e della sua attenta riqualificazione, la realizzazione del vigneto e la riorganizzazione del patrimonio olivicolo esistente non furono operazioni semplici, ma di enorme impegno e complessità, considerando di poter contare esclusivamente sulle energie familiari, da dedicare non solo al lavoro, ma anche all’educazione dei due piccoli bambini.
L’avventura ha inizio nel 2004, ma continua ancora oggi perfezionandosi giorno dopo giorno. Cuore e sangue, passione e sacrificio, sbagli e soddisfazioni. È così che 2 dei 5,5 ettari aziendali accolgono, nei terreni di casa, una vigna esposta a sud-est, dove viti di Sangiovese, Montepulciano, Lacrima e Merlot convivono su 25 lunghi filari, posti su suoli a matrice argillo-calcarea (con alta percentuale di calcare attivo), ubicati a 150 mt. slm. Una visione sostenibile è orientata ad una conduzione biologica vera, dove le concimazioni premiano il sovescio e, quando è possibile, l’uso di preparati biodinamici.Da queste premesse nasce il “Gelsomoro”, rosso di carattere che fonde sapientemente frutto e profondità, eleganza e bilanciate proporzioni. Il protocollo di vinificazione è semplice: dopo la raccolta, svolta manualmente (indicativamente) nella seconda decade di ottobre, le uve di Sangiovese, Lacrima e Montepulciano, vinificate grazie al lavoro dei lieviti indigeni, sono maturate separatamente per 18 mesi. Ma se Sangiovese e Montepulciano stazionano in recipienti di acciaio e cemento, la Lacrima riposa per il medesimo tempo in barrique. In seguito all’affinamento delle singole partite, si passa all’assemblaggio del blend (60% di Montepulciano, 30% di Sangiovese e dal 10% di Lacrima), che sosta in acciaio per circa 6 mesi prima dell’imbottigliamento. Le esigue quantità consentono la realizzazione di sole 3000 bottiglie l’anno.
Ma l’agricoltura non è solo vino infatti Silvia si prende cura anche di 2 ettari di seminativo e di un oliveto, dove 135 piante originano la materia prima che dà vita ad un olio polivarietale, dove sono protagoniste varietà come Raggia, Leccino, Carboncella, Mignola e Rosciola. Vive così il disegno di Silvia, che quotidianamente prende forma grazie all’esperienza e alle emozioni che, di stagione in stagione, forgiano il carattere e l’operato di una donna sincera, dai principi autentici, capace di mettersi in gioco e sostenere una sfida impegnativa come quella dell’agricoltura, convinta della propria visione e del privilegio di vivere in tutta la sua totalità la campagna e la sorprendente imprevedibilità della natura.
Il Gelso Moro Contrada Fosso Roberti, 2 – Morro d’Alba (AN)
Tel. 073163240 – silvia@ilgelsomoro.it – www.ilgelsomoro.it