Inutilmente cerchereste sulle enoiche guide il paese di Poncarale. Ricade il territorio all’interno della Denominazione di Origine Capriano del Colle, che gode di fama prevalentemente per i suoi vini rossi. Ma la storia che vi raccontiamo oggi, pur riguardando un vino rosso, non ha nulla a che fare con la DOC. È la avvincente storia di una donna manager olandese (precedentemente assistente di laboratorio ospedaliera) innamoratasi dell’Italia (complici le buone pratiche del marito, s’intende) e della vigna (responsabile, il suocero). In questa vigna di 0,7 ettari, sul colle di Poncarale, Cristina Rouwet (ma ci sono altri due nomi che omettiamo per semplicità) coltiva uve Sangiovese, Marzemino, Rebo, Merlot e Barbera. Meglio: le culla, parla loro, le vizia. E li chiama per nome: ogni filare possiede una targa in ottone battuta a mano. Un’etichetta, Pons Caralis, che riporta in latino l’anno di origine (Gli italiani mi hanno insegnato come fare per ovviare all’impossibilità di esprimere l’anno di vendemmia nei vini che non godono di denominazione). Pons Caralis, in omaggio alla terra che l’ha adottata, latino pure. Una delle 1500 bottiglie dal sottotitolo Tredecim contiene liquido corvino, ma niente lieviti aggiunti (Servono solo a cambiare il profumo e il gusto originale al vino), niente gomma arabica e bentonite. Naso di susina matura, vanigliata e tannica la bocca, a tradimento di liquerizia e lampone.
Tenuta Aristide
Via Giuseppe Garibaldi, 18 – Poncarale (BS)
Telefono +390302640721 – www.tenuta-aristide.com